martedì, marzo 27, 2007

Il contatto


Crash è il titolo originale.
Contatto fisico è il sottotitolo , per una volta azzeccato , dell'edizione italiana.
Magnifico film , regia lucida , sobria e narrativa ( non è facile quando ci sono in gioco tanti personaggi così tridimensionali e ben caratterizzati ) , interpreti bravissimi , in particolare l'eclettico Terrence Howard , il carismatico Don Cheadle , il "maledetto" Matt Dillon e l'affascinante Thandie Newton. Ottima l'ambientazione losangelina ma anche qualsiasi altra città , o nazione , sarebbe andata benissimo tanto sono globali e universali le tematiche trattate dalla pellicola.
L'incomunicabilità tra le diverse razze , i problemi degli stranieri in terra straniera , siano essi cinesi , mediorientali o ispanici , il mai risolto conflitto sociale tra bianchi e afroamericani nell'era del politically correct con corollario di odio e razzismo , ma di quello sottotraccia , strisciante e , per questo , ancor più insidioso.
E quello che manca è il contatto , non solo fisico , con l'altro , il diverso , che poi diverso non è perchè vuole le stesse cose che vogliamo noi.
Nella continua ricerca di noi stessi , vaghiamo , manteniamo le distanze , alziamo un muro tra noi e gli altri. E capita che quel divisorio crolli improvvisamente per un capriccio del destino , un evento traumatico , un incidente doloroso ma rigenerativo.
Un crash , appunto.


ciao ciao

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