martedì, settembre 11, 2007

Vaffanculo! e poi a Milano...

Lo scorso sabato è stato un giorno di impegno civile e divertimento.
La mattina con la partecipazione al V-DAY e la sera a Milano a vedere Italia-Francia.
L'evento organizzato da Beppe Grillo è stato un successo enorme che , come prevedibile , ha scatenato mille polemiche e prese di posizione. Sull'argomento ho intenzione di tornarci in un prossimo post ma , per quanto mi riguarda , è stata una bella esperienza.
Nonostante la coda per firmare , vedere gente così diversa per età , sesso , cultura e appartenenza politica impegnata nel far sentire la propria voce di cittadino contro questi politici stile tre scimmiette atipiche ( non sentono , non vedono ma parlano , parlano , parlano... ) è stato rinfrancante e corroborante.
Il tempo di un veloce pranzo e di prepararmi ed è arrivata l'ora di mettersi in viaggio con destinazione...Milano!

S.Siro è , per me tifoso juventino , lo stadio "nemico" dove giocano gli odiati rivali di sempre del Milan e i loro penosi cugini dell'Inter. Era la mia prima volta al Meazza e devo dire che esternamente è veramente imponente e suggestivo. All'interno sente invece il peso degli anni , è piuttosto fatiscente ( almeno in curva e nonostante le ristrutturazioni più o meno recenti ) e abbastanza scomodo.
L'atmosfera era elettrica perchè Italia-Francia è sempre una partita speciale , se poi è la ri-rivincita della finale del Mondiale e vale un posto per i prossimi Europei è ancora più sentita.
Il "Nessun dorma" cantato da Pavarotti ( r.i.p. ) e l'inno di Mameli intonato da 80000 persone ti emozionano e ti caricano a palla anche se non sei particolarmente patriottico.
Poi arrivano i vergognosi e assurdi fischi all'inno francese e gli ululati in direzione dei giocatori di colore a rovinare tutto...

Con mio fratello e la maglia di capitan Cannavaro

Lo spettacolo tecnico è onestamente modesto , la partita bruttina , la Francia vuole pareggiare e noi nemmeno ci proviamo a vincerla ( se non tiri non segni... ).
E così la notte milanese si trascina stancamente tra un coro alla popolarissima mamma di Zidane e un insulto al simpatico tecnico transalpino Domenech. Una bella coda per uscire dallo stadio , un'altra per entrare in autostrada , una sosta in autogrill per un panino e altri "naturali" motivi e poi via verso Padova!

Elena e Andrea due dei compagni di viaggio


ciao ciao

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