giovedì, luglio 29, 2010

On The Road again

Conoscevo Joe R. Lansdale solo di fama , quel che si dice uno scrittore di culto. Quindi quale miglior occasione di conoscerlo del suo arrivo in Italia con tappa nella mia città? Ho comprato uno dei suoi tantissimi libri ( optando per "Mucho Mojo" , titolo troppo invitante...) , me lo sono fatto autografare e ho passato una piacevole serata all'Osteria Barabba in compagnia degli amici Andrea e Federico del Pan Store , co-organizzatori dell'evento.
Questo accadeva circa due mesi fa e solo ora ho deciso di concedere al buon Joe l'onore di uscire dalla voluminosa pila delle letture denominata "per quando avrò voglia e tempo".
Il responso? Una mezza delusione. Lo stile è filante e frizzante , i personaggi strambi e divertenti ma la trama è un po' monocorde , prevedibile , piuttosto piatta. Una lettura agile ma priva di spessore. Spessore che non manca certo , anzi , a Cormac McCarthy e al suo "La Strada" , autentico gioiello dell'autore di "Non è un paese per vecchi". Anche qui l'intreccio è semplice , essenziale , ma è solo un mezzo per portarci a spasso tra i sentimenti dei protagonisti , un trucco per riflettere sulla natura umana e il rapporto padre/figlio in un contesto tragico e disperato quindi , proprio per questo , ideale allo scopo. Quella di McCarthy è una prosa secca , asciutta , potente ed evocativa.
Un romanzo che impegna la mente e colpisce al cuore.




ciao ciao

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