mercoledì, ottobre 21, 2009

Silvio non mi piaci. Paga la multa e taci.

Non è una multa. E' un risarcimento , 750 milioni di euro che la Fininvest deve versare alla Cir di De Benedetti. La storia è semplice. Tre avvocati ( Previti , Pacifico e Acampora ) dell'azienda controllata , allora come oggi , da Berlusconi , corrompono un giudice ( Metta ) per comprare la sentenza che assegna la Mondadori al Cavaliere. La sentenza penale , definitiva , che condanna i tre ( Berlusconi va in prescrizione...) stabilisce non solo la loro colpevolezza ma anche l'OBBLIGO di quantificare , in sede civile , un indennizzo che compensi il furto subito da De Benedetti ( l'azienducola è solo il più grande colosso editoriale italiano ).
Dopo vent'anni , con la proverbiale velocità della giustizia italica , il giudice Raimondo Mesiano quantifica finalmente il dolo. E subito parte il consueto circo. Berlusconi , che secondo la sentenza non poteva non essere a conoscenza della corruzione in quanto rappresentante legale del SUO gruppo , annuncia subito che sul giudice Mesiano " ne sentiremo delle belle".
Le televisioni del presidente del Consiglio partono con il pedinamento del malcapitato e lo beccano nell'atto poco istituzionale di recarsi dal barbiere (?!) abbigliato con un curioso quanto chiaramente sovversivo e comunista calzino turchese (?!).
Ovviamente piovono attestati di stima e solidarietà per il povero magistrato , ma quel che resta è il disgusto per l'uso mafiosamente intimidatorio dei mezzi di (dis)informazione.
Per ora più che di belle se ne sono viste , e sentite , di patetiche.
Ma per fortuna siamo italiani.
Geneticamente preparati al peggio.


ciao ciao

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